“Cortez The Killer” è il brano più importante dell’album Zuma, datato 1975, dedicato da Neil Young alle vicende della conquista del Messico.
Neil Young racconta in questo brano la sua versione della storia dove gli Atzechi rappresentano un popolo puro e delicato, contrapposti al feroce avventuriero Hernàn Cortès, che con spudoratezza e molta crudeltà si impadronì del loro enorme e ricco impero. Neil ha voluto, con la sua musica, sottolineare la disumanità della conquista di Cortès, e l’atteggiamento di rapina da parte dell’occidente (Spagna) rispetto a quelle terre incontaminate, senza la volontà occidentale di inglobare la nuova cultura, di conoscerla e di accettarla, ma orientato solo a imporre la propria. All’ultimo discusso imperatore degli aztechi, Montezuma II (abbreviato in Zuma) è anche dedicato l’album. Nella realtà, l’impero azteco, organizzato attorno ad una ristretta casta di aristocratici e sacerdoti, era a sua volta tirannico verso i popoli a lui sottomessi e costretti a versare altissimi tributi. Cortès riuscì nella sua impresa (con 400 uomini armati), proprio sfruttando queste contraddizioni interne al Messico, assieme alle superstizioni religiose e fatalistiche, ottenendo di sottomettere ferocemente un impero che contava decine di migliaia di guerrieri. Cortès era interessato solo alla conquista delle ricchezze di quelle terre, e per nulla alla conservazione delle sue bellezze, delle sue opere (che vennero distrutte in poco tempo), alla purezza della gente che le abitava.
Neil Young giudica nettamente in modo negativo questo personaggio storico, dipingendo nel suo brano un quadro certo molto nobilitato della società azteca, ma ha comunque contribuito a portare all’attenzione del mondo l’opera di crudele distruzione del conquistatore.
La canzone fu censurata nella Spagna franchista dove Cortés era considerato un eroe nazionale.
https://www.youtube.com/watch?v=m-b76yiqO1E