Ieri sera ho visto il docufilm diretto da Claudio Pisano: Viareggio 1969, dedicato a Ermanno Lavorini. Il documentario è fatto abbastanza bene, con molte testimonianze vive del periodo. Io ero giovanissima quando accadde, e quel fatto sconvolse me quanto tutti i ragazzini della Versilia. Cambiammo le abitudini di sempre, i genitori non si fidavano di farci uscire, avevano paura, c’era un clima pesante, diffidente, spaventato, Viareggio ospitava personaggi della stampa italiana ed estera; una tranquilla cittadina ridente in pieno boom economico, era diventata il simbolo di qualcosa di troppo grave, mai avvenuto prima: il rapimento di un bambino. E tutti cercavano un colpevole, nessuno avrebbe trovato pace se i colpevoli non fossero venuti fuori, così qualcuno patì il linciaggio, tanto da morirne.
È stato triste vedere quel documentario, ricordare molte cose, e soprattutto rendersi ancora conto che la verità completa non è mai venuta fuori.
(foto: Lavorini Ermanno, 1969, indagini della polizia nella pineta)