La voce delle donne
La voce delle foglie,
è per sentirla dentro di me,
che mi abbraccio
Come in un racconto segreto,
la confessione di uno spazio infinito,
io ascolto.
L’autunno bacia la terra,
la voce delle foglie.
Fiocca al suolo
e vibra nel suono dei passi.
Fa eco – risuona –
regala il palcoscenico a stranieri destini.
L’inverno, trema viva,
la voce delle foglie.
Dentro il ramo assopito
sorveglia silenziosa il passato
e lo ripara paziente dal gelo.
A primavera sospira,
la voce delle foglie.
Si stira sulla forma della gemma
– che preme per fiorire –
assetata di mondo.
La voce delle foglie gorgoglia felice, d’estate.
Gioisce assetata di ombra,
di vento, di sale, di canto.
Si scuote e scricchiola festosa
l’apice del cerchio della vita.
La voce delle foglie è la mia voce,
e di tante donne
che fanno musica di riso e di pianto,
nel costruire reti di memoria
di giorni pesi e lievi.
Le voci delle foglie morte in battaglia
giacciono imprigionate negli alberi delle navi.
Come polene invisibili raccolte e concentrate,
dominano orizzonti ignoti,
a scortare nuove vie.
Sara Cerri