Gloria, protagonista di Una sola luce blu

(…) Urtai, proprio quello stesso giorno, così ricordo, una fotografia incorniciata e posata sul cassettone. Ero io in quella foto, con un abito a fiori sopra il ginocchio, una mantella sulle spalle, gli stivaletti ai piedi. Sorridevo. Era una foto che aveva scattato Sergio, quando eravamo in gita ad Agrigento, dietro si intravede quel colore unico di mare, quel turchese gonfio e liscio che invita in qualsiasi stagione. Sorridevo con un fiore di bouganville sul palmo della mano. Ero bella, anche se allora non avevo questo pensiero di me; mi sono sempre vista bruttina, ma quella foto che guardavo, mentre la fissavo, ingannava quel pensiero lontano. Ero bella e portavo benissimo quell’abito con lo scollo a V, attillato sul seno e in vita, che calava giù morbido. Con la foto tra le mani andai a specchiarmi, e mi chiesi cosa fosse rimasto di quella donna. Di fronte allo specchio, non ero simile a quel fiore reciso di bouganville che mostravo sul palmo della mano, trovato a terra e già sfiorito? Mi osservai ancora. Forse sì, ero ancora piacente, ma appesantita in vita, e con i seni troppo prosperosi; quanto ero simile a mia madre.

(da Una sola luce blu, come Gloria vede se stessa)

Gloria vive a Firenze, da tanto volevo scrivere e ambientare una storia nella mia città e anche mostrarne la bellezza e gli angoli forse meno noti, l’Arno, San Niccolò, una parte del centro. La storia accompagna Gloria per otto anni della sua vita. È una sorta di diario che si avvia da un piccolo fatto. Gloria sogna una notte lei e sua figlia in circostanze particolari e, in un momento di poca ispirazione per il suo lavoro di scrittrice di libri per ragazzi, decide di raccontarsi alla figlia trentenne. Così comincia la scrittura di Gloria, che ripercorre il suo passato e attraversa il suo presente rivelandosi alla persona che più le è cara. A volte, all’inizio, pensa di doversi frenare, per un pudore che lei prova, ma sarà una rivelazione di Eva un mattino qualunque, che la convincerà a continuare quel diario cominciato quasi per caso con la massima sincerità.

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2 Risposte a “Gloria, protagonista di Una sola luce blu”

  1. Ciao Sara, che dire: la tua scrittura è emozionante, attrattiva. Mi sento un ragno nella tua “tela”. Non ho avuto ancora il piacere di leggere questo tuo ultimo romanzo, ma è in lista. Mi ricorda un pochino, dimmi se sbaglio, “Va , dove ti porta il cuore”. Non vedo l’ora di averlo nella mia “nuova” biblioteca. Un saluto Lucia.

    1. Grazie cara Lucia,
      sarò felice se lo leggerai e mi farai sapere, e vedrai che il libro possiede un animo tutto suo e particolare, anche come indagine di sentimenti e di racconto di scelte, di amore e altro.

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