Tre generazioni di donne raccontate in Una sola luce blu: nonna/madre/figlia. Tre universi che si contagiano, influenzandosi a vicenda, dove spesso l’amore non è sufficiente a superare certi disegni del destino. Affetti trascorsi, scelte passate e attuali, raccontate in prima persona da Gloria (madre di Eva) attraverso un diario che scandisce i momenti più importanti, un diario dove Gloria è sempre alla ricerca di uno scambio costruttivo, con la figlia e con la propria madre Maria (nonna di Eva, madre di Gloria) affetta da Alzheimer. Un racconto mai triste, sempre volto alla concretezza, alla ricerca di positività. Gloria si mette a nudo, in queste pagine, si racconta senza veli, anche per quanto riguarda il suo amore passato (Sergio) e una storia attuale, maturata in un abbraccio nato all’improvviso, con l’affascinante Mattia. Una storia che ci rivela quanto ancora, in un’età di mezzo, sia importante vivere l’amore e l’amicizia, oltre i doveri presenti, mai sentiti come peso, ma guardati con uno spirito giusto: libero e onesto.
