Se c’è forte desiderio di scrittura e la mente fugge

Quando il desiderio di scrivere è forte, ma le parole fuggono, le idee fuggono insieme all’attenzione, tutto si allontana, trovo inutile inseguirlo. Può darsi che sia una forte stanchezza a fermarti… ma come far tornare quella forza che ti tiene saldamente ancorato al blocco di appunti, o al tuo pc e ti regala la forza di vedere uscire le pagine scritte? Non ho consigli troppo efficaci, ma posso dirvi cosa faccio io. Mi rilasso, mi allontano dal pc, dai quaderni di appunti, da tutto ciò che sembra ricordarmi e farmi pensare a quell’idea buttata giù che non prende forza da giorni. Cerco un bel libro, cerco un libro che avrei voluto scrivere io. Lo cerco in genere tra Adelphi e i Feltrinelli già datati, quando quest’ultimo editore cacciava autori che avessero una scrittura piena, grande, bella. Lo trovo e mi immergo, cercando di non pensare a me, alle mie ispirazioni. Leggo lentamente, cercando di godermi tutto: ambientazione (una cosa che mi piace sempre molto) personaggi, trama. E quando il libro è finito ne cerco subito un altro, capace di catturarmi fin dalle prime parole. È a un certo punto del mio percorso di lettore immerso che scatta dentro qualcosa, una scintilla, ma è ancora presto, lo so. E vado avanti così per giorni, o settimane. Il bisogno di scrivere diventa impellente, improrogabile, ecco che riprendo i miei quaderni e, forse, ma sì, io credo, sono pronta a dare voce alla mia creazione. Molto spesso, scrivendo un nostro romanzo, rispondiamo in realtà a qualcosa di grande che abbiamo letto, una voce interiore, la nostra, che si somma a quella di un altro, autorevole, scrittore.

Scatto mio – Luogo magico: Arte Sella

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