Gloria, cinquantotto anni, scrittrice di romanzi per ragazzi, ha da poco perduto il marito, Sergio, a causa di un incidente d’auto. Si ritrova, sola, a distruggere le fotografie di lui sentendo dentro di sé un muro che le impedisce di leggere con chiarezza i lunghi anni vissuti insieme. In occasione di un breve viaggio, la donna incontra Mattia, uomo avvenente e maturo; tra i due nasce un sentimento immediato, è come se si conoscessero oramai da tanto tempo e si ritrovano, dopo una cena e una lunga chiacchierata, a baciarsi e a trascorrere insieme una meravigliosa nottata in albergo. Maria, la madre di Gloria, è affetta da Alzheimer e la donna si sente oppressa dal peso di quella malattia che porta via un pezzetto di memoria giorno dopo giorno, tenta di mantenere con la mamma un rapporto d’affetto, ma spesso è più forte in lei il senso di impotenza, la consapevolezza dell’inesorabile peggiorare della situazione. In un giorno in apparenza come gli altri, avrà da sua figlia Eva una notizia che le sconvolgerà la vita e che la porterà a scriverle un diario di memorie, di emozioni e cambiamenti, perché la ragazza possa capirla; Gloria consegna alle parole tutta se stessa, sotto la lampada dalla rassicurante e piccola luce blu.